mercoledì 26 giugno 2013

Guerra alla semantica

La prima vittima è sempre lei: la verità. E forse ancor prima la sua forma più umana, più diretta, più immediata: la parola.
I romani dicevano "prepara la guerra se vuoi la pace". Già. Questo ancora prima della nascita di Cristo, più di duemila anni fa. Forse i romani, benché sanguinari e terribili nelle terre che andavano a conquistare, non avevano armi così potenti come i cacciabombardieri F-35. E neanche così costosi. Oggi, nel 2013, non basta avere una bomba atomica o armi chimiche per distruggere un Paese, una popolazione, una Nazione... bastano le cosidette "armi convenzionali", più qualche bel migliaio di mine, e il gioco è fatto. Noi italiani ci accontentiamo, siamo di basso profilo, possiamo largamente ammazzare senza il rombo dei funghi atomici.

Per decenza o per paura di contestazioni una persona che è a capo di un ministero così importante dovrebbe forse, per difesa sua, non oltraggiare in questo modo i concetti, le idee, i valori: dire di armare la pace per amarla è come dire di stuprare una donna per farci l'amore.

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