mercoledì 20 ottobre 2010

Air-bag per ciclisti!

Ebbene sì, ne hanno inventata un'altra, una particolare fascia o dolce vita che stimolata da forti colpi fa fuoriuscire un involucro gonfiabile protettivo per la testa, studiato per chi va in bicicletta. Ecco qui un video dal sito di Repubblica che mostra i crash-test.


Clicca qui per vedere il video




venerdì 8 ottobre 2010

Bicycle Film Festival

Ragazzi, per chi è in zona non perdetevi questo!




dal 15 al 17 ottobre, andate al link!!

Sempre e comunque, bici dovunque!

sabato 18 settembre 2010

Verso la Douja! 14 - 17 settembre 2010

Ecco qui la cronistoria o il diario di bordo dell'ultima avventura su due ruote, prima vera avventura in cui la "Poderosa" ha potuto mettersi alla prova in ogni tipo di strada, fatica e... soprattutto carico!

PREPARATIVI...
Dopo aver studiato il percorso e diviso il tragitto in tre giorni di tappa (Druento-Carignano, Carignano-Alba e Alba-Asti) mi sono apprestato a pensare cosa caricare sul mio "muletto" per poter vivere un viaggio economico, essenziale ma pronto ad ogni eventualità:
- cambi per 4 giorni e toeletta
- sacco a pelo
- stuoino
- gavetta, fornellino e caffettiera
- pasta, condimento e 1 barretta di cioccolata
- 1borraccia da bici, 1borraccia normale e 1bottiglia d'acqua
- tenda
- macchina fotografica
Ad Asti avevo preventivato di dormire nel campeggio con la tenda; la tenda ero sicuro di usarla la prima notte nel Parco del Po, mentre ad Alba sono stato ospitato dalla parrocchia Cristo Re grazie all'aggancio di un amico scout. Ma ho voluto provare couch surfing (http://www.couchsurfing.org) e perciò... beh leggete la storia e lo scoprirete!


Il mio viaggio di quattro giorni, manca ovviamente la parte in treno e a Torino dell'ultimo giorno


I TAPPA (14 settembre): Druento - Carignano
Alle 11,25 parto alla volta di Torino da Druento e già noto le occhiate della gente a vedermi "cavalcare" una simil stramberia, a  mi fermo e pranzo dal mio amico Enzo per poi ripartire e andare alla volta di Stupinigi, passando per le piste ciclabili (per una volta devo dire ben curate) che la zona Mirafiori offre.

Alle 15,45 arrivo alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, mi fermo a fare qualche foto e decido di arrivare a Vinovo passando dal parco. Arrivo a Vinovo per le 17,00
Sulla strada di Vinovo verso Carignano ricevo una telefonata: è Marco, un ragazzo a cui avevo chiesto disponibilità di ospitarmi tramite couch surfing... Mi telefona dicendomi di sì! Quindi anche ad Asti dormirò al coperto di un tetto e potrò conoscere anche gente nuova!
Davanti alla palazzina di caccia di Stupinigi, vicino a Torino
Alle 17,38 arrivo a Carignano e faccio una pausa merenda.
Alle 19,00, dopo aver superato il Po e dopo essermi addentrato nel Parco Naturale, arrivo alla Cascina Gai se posso piantare la mia tenda nel cortile che hanno davanti casa, offrendosi molto ospitali e gentili.

Montata la tenda mi butto dentro per sfuggire alle zanzare, faccio cena alle 19,40 con i panini preparati da casa, faccio un po' il punto della situazione e poi, vinto dalla stanchezza, mi addormento alle 21,45.

II TAPPA (15 settembre): Carignano - Alba
Sveglia presto, alle 6,50, con una nebbia fitta fitta che copre tutta la pianura circostante. Dopo aver fatto colazione mi faccio coraggio e smonto il campo; provo ad aspettare un po' di Sole per asciugare la tenda ma non accenna a riscaldare abbastanza, così carico tutto e per le 9,15 parto alla volta di Carmagnola,
La poderosa che aspetta solo la tenda per partire
che raggiungo alle 9,50, con una giornata che ormai ha lasciato pieno spazio al sole. Da lì prendo la statale per Ceresole D'Alba, in un continuo sali e scendi, per poi affrontare la salita più impegnativa della giornata che è quella per Sommariva Perno, paesino raggiunto alle 12,40, dove mi fermo, mi preparo e mangio pranzo e mi riposo un po'.
Alle 14,30 parto alla volta di Alba e mi godo la bellissima discesa che mi separa dalla città del tartufo; alle 15,33 giungo davanti la parrocchia Cristo Re dove incontro il mio amico Matteo che mi fa ospitare nell'oratorio e intanto l'incontro e la conoscenza casuale di Elisa, una sua amica, mi procura anche una buona doccia calda.
Davanti alla chiesa di Cristo Re
Scaricata la Poderosa, mi godo il bellissimo centro storico e medievale di Alba, con lo stupore e le battute della gente per quella bici strana che cavalco
Alle 18,32 rientro, studio il percorso del giorno dopo, mi preparo cena e mi preparo ad uscire: appuntamento alle 22,00 in piazza Risorgimento con Paolo ed Ele. 
In piazza Risorgimento ad Alba
Parcheggio la bici alle 21,30 in piazza e mi faccio un giro a piedi per l'Alba notturna, trovando anche il monumento in memoria di Beppe Fenoglio, ad ulteriore testimonianza del forte impegno partigiano che Alba testimoniò durante la guerra di Liberazione. Intanto giunti i due amici, si passa una bella serata davanti una birra.

Alle 24,10 rischio di rimanere chiuso fuori: la porta, che doveva rimanere aperta, in realtà è chiusa. Per fortuna avevo parlato con la barista prima di uscire e riesco ad entrare dal bar!
Alle 24,35 sono nel sacco a pelo.

III TAPPA (16 settembre): Alba – Govone – Asti
Alle 8,00 suona la sveglia, faccio colazione e vedo che il tempo ahimè nuvoloso e che non promette niente di buono.
Alle 9,45, dopo aver pulito (me stesso e la stanza) e caricata la bici, parto alla volta di Asti! Appena uscito da Alba prendo una strada che la costeggia, che mi porta nei vigneti e ad un paesino chiamato San Giuseppe, vicino Magliano, per le 11,45. 
In mezzo le colline piene d'uva
Compro il pane e mi dirigo, sempre per le colline. Purtroppo ad un certo punto devo per forza ritornare sulla statale, per poi infine prendere la tremenda salita che mi porterà al castello di Govone; non faccio questa strada solo per motivi paesaggistici o di bellezza, ma anche pratici, per evitarmi la statale.
Parte del paesaggio che si ammira da Govone
La salita è la più faticosa che abbia fatto durante il mio viaggio, a tratti devo scendere dalla bici per spingerla a piedi, l'ultimo pezzo per le vie del paese è terribile ma alla fine ce l'ho fatta! Per le 13,15 faccio scattare il cavalletto davanti al castello e mi godo il paesaggio: peccato che sia un po' nuvoloso. 
Davanti al castello di Govone
Mi preparo pranzo con il mio fornellino proprio davanti alla residenza sabauda e per le 15,00 lascio Govone alla volta di San Martino: ora, a parte due o tre brevi tratti, dovrebbe essere tutta discesa, ma è proprio in questo primo tratto, quello che c'è poco prima di San Martino, forse dovuto anche dalla stanchezza, che mi capita quasi che la Poderosa mi faccia cascare a terra, unico pecca che mi procura in un viaggio impeccabile. 
Da San Martino mi inoltre per le strade di campagna segnate sulla mappa: sono solo stradine per i trattori, in mezzo all'uva! Non aggiungo che è stato molto bello e bucolico! La stradina mi porta proprio davanti alla Chiesa della Madonna di Loreto di Gonella.

A questo punto è tutta discesa o piano, verso Asti, che raggiungo per le 16,19. Sento Marco: mi aspetta dopo mezz'ora davanti alla stazione. Mentre aspetto prendo nota degli orari dei treni del giorno dopo per Torino. Alle 17,08 finalmente faccio la conoscenza di Marco, mi porta a casa sua, mi fa scaricare la bici, mi racconta come anche lui sia un appassionato biciofilo e si prende cura della mia ospitalità. In casa conosco Cristina, la sua ragazza, con cui convive. Dopo una bella doccia, Cristina prepara una cena buonissima e alle 20,50 usciamo alla volta di piazza S. Secondo, dove si svolge il “Paliotto”, la gara di sbandieratori tra i rioni che partecipano al Palio di Asti. Vincerà il rione Santa Caterina. Dopo si va alla Douja, la fiera dei vini che già una settimana Asti ospita, come ogni anno, colma di gente di ogni genere, dal semplice turista, da chi cerca un posto dove bere un buon vino, da raffinati cercatori a inserzionisti e personaggi radical chic. Compro un bicchiere e provo un Barolo e un Dogliani, abbastanza buoni e forti. Dopo si gira per il centro, si incontrano amici di Marco e Cristina facendo capolino al locale “Il Diavolo Rosso”, creato in una chiesa sconsacrata in piazza S. Martino e dedicato a Giovanni Gerbi, forte ciclista di Asti ai tempi di Girardengo, soprannominato appunto il Diavolo Rosso.
Alle 24,10 torniamo stanchi a casa e si va a dormire dopo aver chiacchierato un po'.

IV TAPPA (17 settembre): Asti – Torino
Alle 8,45 ci si sveglia con calma, Cristina è già andata al lavoro, io e Marco facciamo colazione, io preparo un poco lo zaino e mi vesto per uscire, prendiamo le bici di Marco (unica volta in cui “tradisco” la mia Poderosa, ma così almeno si è riposata un poco anche lei!) e usciamo alla volta del centro di Asti.
Piazza Alfieri col parterre (quasi) pronto per il Palio di Asti
Alle 10,00 da piazza Alfieri, dove stanno preparando per il Palio, ci lasciamo e ci diamo appuntamento più tardi in piazza S. Secondo, così ne approfitto per girarmi con la bici molti suggestivi vicoletti e vie di Asti, ancora pienamente ricche di segni del passato, con torri che si innalzano vicine, chiese e cattedrali. Ecco le vie che ho fatto: piazza Alfieri, piazza S. Secondo, corso Alfieri (la via centrale dove è ospitata la Douja), piazza Catena, via Carducci, piazza Cattedrale (che ti lascia il fiato a metà appena ci sbuchi per la grandezza della cattedrale), poi via Roero, via Ceres, via XX Settembre e piazza S. Martino, in pieno centro e stile medievale, piazza S. Paolo, per poi tornare in piazza S. Secondo dove visito la chiesa al cui interno sono esposti i Pali vinti dal rione.
Alle 11,20 mi ritrovo con Marco e dopo un caffè andiamo a visitare la Cattedrale, bellissima architettura gotica e romanica, tutta affrescata all'interno; è in questa occasione che parlo di diverse cose con questo nuovo amico e scopro una certa profondità di pensiero e di umiltà.
La Cattedrale di Asti
Usciti dalla cattedrale andiamo alla volta di Viatosto, località collinare subito fuori Asti. Alle 12,20 arriviamo in cima e trovo una chiesetta, la chiesa di Maria Ausiliatrice, piccola ma immersa nella pace: entrandovi regna un silenzio difficile da trovare nelle chiese cittadine.
Alle 12,50 ritorniamo in città e riusciamo a farci un giro in bici sul parterre dove verrà corso il Palio!
Alle 13,45 siamo a casa, rincontriamo Cristina, pranziamo insieme. Caricata nuovamente la Poderosa, alle 15,15 è il momento dei saluti, sarò felice di portarli a visitare Torino e Venaria quando vorranno. Ci lasciamo e io mi dirigo alla stazione, prendo il treno delle 15,34 e sperimento che la Poderosa tutto sommato, carica com'è, può anche permettersi di viaggiare in treno; alle 16,35 sono a Porta Nuova a Torino.
In piazza Castello a Torino
Ne approfitto per farmi un giro in centro, passando con la mia bici bislacca per via Roma e piazza Castello, per poi dirigermi verso Druento, verso casa.
La Poderosa alla fine del suo viaggio, a casa.
Alle 18,04 entro nel cortile di casa, scaricando per l'ennesima e ultima volta la fedele compagna di viaggio.

lunedì 13 settembre 2010

Per le Langhe piemontesi nella settimana del Palio di Asti

Con l'illustrazione del mio nuovo viaggio in bici, usando e, diciamolo, finalmente collaudando a tutti gli effetti la "Poderosa" (vedi "Le Bestie" http://ilciclonauta.blogspot.com/p/le-bestie.html), apro questo Blog.
Sarà un viaggio rigorosamente in bici, mi porterò dietro una tenda igloo in caso di necessità, ma dovrei riuscire a cavarmela tra amici e couch surfing (per chi no sapesse cos'è: http://www.couchsurfing.org/).
Destinazione le terre del buon vino e dei racconti di Pavese: le Langhe!!!

Le tappe/giornate saranno tre:

1) Druento-Carignano: circa 50km e 4 ore buone di viaggio a cavallo della Poderosa

2) Carignano-Alba: circa 40km e 3 ore e mezza buone di viaggio


3) Alba-Asti (passando per Govone): 30km e 2 ore e mezza buone di viaggio

Ritorno a Torino in treno dalla stazione di Asti.

Auguratemi buon viaggio e buona fortuna, al ritorno un resoconto!