Da qualche settimana ormai mi chiedo e mi domando quale forma e quale strumento adottare per condividere qualcosa (ovviamente non tutto) delle esperienze che mi capitano lungo il cammino, quale tra le mille opzioni di "blog" possa al meglio essere utilizzata a tale scopo. Tutto questo dopo parecchi mesi che questo blog è stato in coma, inutilizzato.
Era anche un mettere in discussione delle esperienze telematiche già adottate (questo blog, appunto) per capire se ce ne fossero state delle migliori... ebbene, alla fine, provando un po' wordpress e provando un po' tumblr, alla fine, per le mie esigenze e per l'alta versatilità offertami, sono tornato al punto di partenza: questo blog su blogspot.
L'ho solo modificato un po'... non si chiamerà più "Diario di un ciclonauta", ma riceve una connotazione più personalistica, proprio perchè ho deciso di non relegare la condivisione di esperienze vissute solo all'ambito della mobilità ciclistica. Ecco il perchè del nuovo nome del blog.
"Ma alla fine di cosa parlerai qui dentro?". Beh, le tematiche della ciclomobilità rimarranno principali. Ma mi sentirò legittimato di svariare anche in altri territori, tutto ciò che ritengo bello e arricchente per mettere in circolo nella rete esperienze, idee, pensieri, opere, umori certamente personali ma che possono trovare un'immedesimazione o una contrarietà da parte di chi legge.
Troppo vago? Forse... ma posso offrire solo quello che ho, che ho avuto o che penso di poter dare. Nulla di più. Il campo del vago già si ridimensiona.
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